Cose di me · Eventi · stilografiche

Il mio nuovo progetto, il BuJo

Ormai la mia agenda preferita è diventata una barzelletta conosciuta ovunque e, non so se lo avevo detto, ne avevo parlato anche nel blog delle stilo, per chiedere consigli e aiuto.

Il caso ha voluto che la trovassi il giorno dopo cercando le vere dimensioni, ma non è di questo che voglio parlare.

In quella discussione è ovviamente venuto fuori chi fa il figo e l’agenda se la fa, ma anche chi usa il metodo del bullet journal.

Avevo sentito questa parola già tempo fa ma le ricerche che avevo fatto mi avevano portato a pensare fosse una roba da adolescenti che decorano i propri diari, quindi il fatto che me ne parlasse un adulto che lo usava, mi ha fatto incuriosire, così, grazie a G, sono riuscita ad avere il primo è unico manuale vero del metodo.

E me lo sono letto. È stato il 27mo libro dell’anno.

E infatti ho scoperto che avevo completamente frainteso lo scopo e le funzioni di questa cosa che viene chiamata BuJo e che serve a chi ha tante cose da fare anche contemporaneamente e rischia di rimanere risucchiato dagli eventi. Serve quindi per dare ordine e priorità alle varie cose e idee e per progettare il futuro e il proprio tempo.

E anche se la mia vita è tutt’altro che zeppa di impegni e cose da fare, mi sta venendo sempre più forte la voglia di provare a tenerlo, iniziando dall’anno nuovo. Non credo mi serviranno tutte le parti di cui parla o che farò tutto quello che suggerisce di fare (tipo il necrologio alla me di ora è alla me che vorrei diventare), pero mi sembra un buon modo per mettere la mia passione /mania /fissazione per le stilo in qualcosa che abbia un suo scopo reale e una certa utilità visto che prevede che ci si scriva a mano e molte cose diverse.

Mi resta da capire quale sia il quaderno più adatto alle mie esigenze e conoscendomi potrebbe non essere una cosa così immediata 😉

Cose di me · Filosofia di vita · Pensieri e Riflessioni

Allora vedi che non è sempre colpa mia?

Ieri, giornata un po’ storta, iniziata cercando un pennino nel cassetto dove avrebbe dovuto essere* ma nel quale non c’era; proseguita con una visita “ad alto contatto umano” quindi mi sono un po’ agitata; continuata tutto sommato non malamente fin quando non ho deciso di segnare la data del controllo nell’agenda, scoprendo che novembre è tutto sbagliato con pagine di ottobre e i giorni a casaccio.
Ma ovviamente mica finisce così questa bella giornata, no signori!
Faccio per rimettere le protesi e quella di sinistra manda un fischio acuto che non si ferma nemmeno quando le ho addosso (di solito fischiano se non sono indossate), quindi protesi da aggiustare dopo nemmeno 2 mesi, per la 5 (6a?) volta in meno 4 anni!

Ma non ho voglia di dirvi delle protesi (che probabilmente riceveranno una mail di protesta non appena riuscirò a liberarmene) voglio dirvi che alla fine, ieri pomeriggio sul tardi, ovviamente essendo venerdì, come tutte le altre volte, ho scritto alla casa editrice dell’agenda!
Ho presentato il problema e ho chiesto di poter acquistare direttamente da loro una nuova agenda identica.

La Signorina Delle Proteste ha colpito ancora!

Ah, a quelli delle stilografiche spedirò la penna è le cartucce e me la aggiusteranno o daranno una nuova!

* il pennino perso, ovviamente perso non era, ma era messo esattamente dove doveva essere perché ovviamente io su certe faccende sono scema solo a scoppio ritardato e non controllo a sufficienza, anche quando sono certa di qualcosa!

Pensieri e Riflessioni

Notizie dal TG

Ieri sera, al TG, hanno dato una grave notizia, in Amazzonia ci sono squadre apposite di militari che si occupano di individuare gli incendi e catturare, se possibile, i piromani che li innescano.

Gli incendi servono alle popolazioni locali per recuperare terre da coltivare e il fuoco è il mezzo più veloce e pratico per fare tabula rasa di grosse aree di foresta, perché non lascia granché dopo il suo passaggio e il terreno è subito utilizzabile.

Da un punto di vista ecologico è un disastro.
Da un punto di vista del riscaldamento globale è una tragedia.
Un immane disastro, una immensa tragedia.
Quindi ben vengano tutte queste azioni perché i responsabili vanno sicuramente puniti.

Quello che mi ha fatto pensare e rimanere veramente shoccata è che tutto quello che ho detto poco fa non viene fatto per produrre cibo, il che lo avrebbe reso un po’ più accettabile, ma per piantare coca!

Cocaina! Vi rendete conto?
Devono trovare nuova terra per produrre cocaina!
E per farlo disboscano l’Amazzonia!!

A me questa cosa mi ha fatto dare i numeri!
A questo punto il volume di droga che circola nelle città di tutto il mondo deve essere qualcosa di assolutamente immenso! Oserei dire inimmaginabile per un comune cittadino come posso esserlo io o voi! [Suppongo, immagino, spero, non siate dipendenti da tale droga]
Se davvero devono aumentare la produzione, significa che c’è sempre più richiesta, e se c’è richiesta significa che sempre più gente si fa di coca, e non più solo nella serata da sballo, ma che ormai fa parte della quotidianità!

Io davvero non riesco a pensare di aver avuto a che fare con persone “sotto l’effetto di stupefacenti” come si sente dire di chi si macchia di omicidio stradale! Non riesco ad arrivare a concepire l’eventualità che almeno una delle persone con cui ho rapporti più o meno frequenti faccia uso di coca!
Eppure questa notizia sembra dare d’intendere proprio una cosa del genere!

Sono preoccupata per l’Amazzonia!!

Però, grazie al distanziamento sociale, alla sanificazione delle mani e alla mascherina, la popolazione umana ha almeno diminuito in modo considerevole l’uso di antibiotici! Almeno questi, all’ambiente glieli abbiamo risparmiati!