Cose di me

Mrs Fastidio

Come si suol dire…
Quando Dio distribuiva il fastidio… io probabilmente ero la prima della fila e ne ho ricevuto in sovrabbondanza rispetto a tutti gli altri!
Un detto veneziano a tal proposito recita: “beati i ultimi! …se i primi ga creanza” Che parafrasando è un po’ una presa in giro del del detto biblico “Beati gli ultimi” perché vi si aggiunge “se chi è venuto prima ha avuto la correttezza di non finire/prendersi tutto”

Una volta non ero così! Probabilmente lo sono diventata e qualche sospetto ce l’ho: una serie di fattori ambientali e un peggioramento del carattere! E mi rendo perfettamente conto che la cosa sta peggiorando con l’età ma non mi riesce quasi mai di arginarla.

Tra le cose che non sopporto annoveriamo:

due tipi di pasta, i radiatori (da me sempre chiamati “termosifoni”) e le farfalline (in brodo). Non mi riesce proprio di mangiarle, la mia bocca si rifiuta e l’epiglottide si paralizza! Il motivo non lo capisco perché i radiatori sono pasta classica e ne mangio anche di altri tipi, e le farfalline sono pasta all’uovo esattamente come i tortellini, che mangio!

le zucchine lesse. Anche questa mi è incomprensibile perché le zucchine le mangio in altri modi!

Poi ho un altro fastidio, ma questa è una cosa perfino studiata dagli scienziati ed ha pure il suo bel nome scientifico: misofonia, ovvero mi da estremo fastidio quando qualcuno vicino a me fa rumori con la bocca mentre mastica! In dialetto si direbbe “paciolare” ma comunque rende poco l’idea! Ancora ricordo la sensazione di essere seduta su un cuscino di spilloni quando mi è capitato di mangiare con M. e non potevo andarmene in nessun modo! In qualche altro dialetto credo si dica “ciancicare” e di solito è riferito ai chewingum ed è un po’ il mio “unghie sulla lavagna” che diciamocelo, a me personalmente non hanno mai dato fastidio nemmeno un po’!

Altra cosa che mi fa andare ai matti è la gente che mi si avvicina e mi accarezza la guancia per salutare, specie se non ci conosciamo.
Non parliamo poi di quelle (solitamente signore avanti con l’età) che se ne escono pure con “Come si chiama?” rivolgendosi a chi è con me! Ecco, in questa circostanza divento scostante, antipatica, rognosa ecc ecc! Mi trattengo solo per rispetto all’età ma non garantisco di non aver indispettito più di qualche signora!

Sicuramente ci sono altre cose che mi danno fastidio, anzi di certo almeno un’altra ma non la posso dire perché davvero molto privata, però almeno per questa è possibile rimediare subito e il fastidio si risolve in pochi attimi.

Cose di me

11 gennaio 2016… 2019!

Quando dico che il mio cervello, e in particolare Cervello Iperattivo [chi non ne ha mai sentito parlare può andare a leggersi cosa è in chi sono] pensa troppo, non sto scherzando e ve lo racconterò subito!

Stamattina mi sono svegliata poco prima della sveglia (cosa che accade raramente ma accade) e non ho nemmeno fatto in tempo a rendermi conto di non dormire più, che la mia testa, alla velocità della luce, elabora questi pensieri:

“Oggi è il compleanno di A
e quindi anche di R
e se è l’11, quindi il compleanno di R vuol dire che è anche il giorno in cui tutto ha avuto inizio!
… era il 2016
se era il 2016 son passati 3 anni! TRE ANNI? sicura? [li ho contati sulle dita, giuro!]
OH MAMMAMIA quante cose sono successe in questi 3 anni!”

Se non fosse arrivato questo pensiero chissà se ci avrei pensato durante la giornata! Non so perché ma sul telefono non lo ho segnato, o meglio, sono certa di averlo cancellato ma non ricordo il motivo! Ora me lo rimetto!

Poi mi sono alzata e mentre ero in bagno oltre a spedire gli auguri ho pensato che era una coincidenza di quelle bellissime che oggi, al mio terzo compleanno, avrei fatto una cosa che sono decenni che non faccio ma che mi è sempre piaciuta, fin da quando l’ho fatto da attrice alle medie: andare a teatro! In realtà dovevo solo andare a prenotare i biglietti…
E sono stata fortunata, ho trovato i posti per lo spettacolo che volevo vedere! Lo considero un buon auspicio per l’anno che mi si prospetta davanti!

Quindi oggi per me è una specie di compleanno e penso lo considererò tale ancora per molto tempo, perché quelle ore dalle 8 alle 12 in cui sono stata nelle mani dei miei angeli custodi, hanno cambiato per sempre il corso della mia vita.
Quindi….

TANTI AUGURI A ME!



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Piccola nota per chi non sa: l’11 gennaio 2016 la mia vita è cambiata in modo improvviso grazie ad un intervento. I medici erano parecchio preoccupati perché era indispensabile ma date le mie particolarità c’erano tante incognite, troppe e diciamolo, anche poco rassicuranti. Alla fine è andato tutto molto bene, talmente bene che non solo sono stata finalmente davvero bene dopo anni, ma anche la mia vita da quel momento è cambiata. Ho trovato l’energia per laurearmi e ho vissuto da innamorata rincoglionita per quasi due anni (poi m’è passata. Peccato!) ma quel che è più importante è che la cappa nera di quella che credo fosse depressione, mi è stata strappata da dosso donandomi non solo assenza di malattia, ma anche energia per vivere!

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I regali del primo gennaio 2019

La serata del 31 è passata più o meno con le stesse caratteristiche di sempre, a casa, con i miei. A chi pensa sia triste dico che anche se potessi non mi muoverei comunque da casa perché l’idea di dovermi mettere in strada all’una o le due di notte non mi esalta. Troppo pericoloso sia per via di chi guiderebbe la mia auto, sia per gli altri autisti per strada.
Quest’anno abbiamo atteso mezzanotte giocando ed è stato divertente.
A mezzanotte il brindisi, gli auguri e il consueto invio di un personale augurio di buon anno a tutte le persone che occupano un posto nel mio cuore.
Quasi tutte, per altre ho preferito attendere la mattina seguente, il primo gennaio.
Comunque sia, ero sotto le coperte a mezzanotte e mezza!

La notte è stata un continuo risveglio e al mattino ero più rincoglionita che mai!

Si inizia il 2019, che mi porta ovviamente le risposte agli auguri dalle quali capisco che non per tutti è stato chiaro che la filastrocca fosse frutto della spremute delle mie meningi, ma come fare? Dire dopo ore “Ehi, guarda che l’ho scritta io!” non mi sembra molto carino, anzi, mi sembra più una richiesta, neanche troppo velata di complimenti, quindi…
Al mattino però una persona mi fa capire che ha capito e ne sono felice, e spero di aver fatto sorridere sia lei sia sua mamma che sono reduci di un recente importante lutto.

Ma è poco dopo mezzogiorno che mi arriva il primo dei regali bellissimi della giornata e ancora adesso sto giocherellando con il pensiero!
Mia mamma, parlando via skype con mia sorella dice che il nonno sarebbe orgoglioso di vederci, lei che ha preso la mano artistica della pittura e io che calco le sue orme con le poesie.
Quasi quasi piangevo! Il nonno ci ha lasciato che ero in quarta elementare e anche se molto piccola, gli ero legata e affezionata, e sapere questa cosa mi ha scaldato il cuore fin quasi a fargli prendere fuoco!
Ho poi chiesto a mia mamma quando le fosse venuta in mente questa cosa e lei mi ha detto “da sempre, da quando hai fatto la poesia sulla mamma a scuola, quella appesa lì!” “e perché non lo hai mai detto?” “credevo lo sapessi!”
Quindi amici, evitate i “credevo” e le cose ditele!

La giornata comunque prosegue sottotono, noia assoluta perché non ho né la voglia né la forza di metter mano alla bozza dell’articolo. Insomma è o non è un giorno di festa? Sono pure rincoglionita causa poco riposo!

A sera, poco prima di cena faccio l’ultima cosa importante della giornata, divenuta tradizione e che mi causa sempre e comunque uno scombussolamento mentale e una agitazione che assomiglia a quello di un esame dell’università: faccio gli auguri ad una persona speciale!
Quest’anno era arrivata lei per prima facendomi gli auguri di Natale*, quindi tutta l’ansia degli anni passati era decisamente ridimensionata, ma restava comunque, visto il tenore della filastrocca augurale! Ahaha!
La risposta arriva come attesa e assieme a quella una vampata di caldo che credo mi siano arrossiti pure gli alluci! Cuore, stomaco, intestino di sicuro! [hai voglia di prender gaviscon, poi… ?]

Alla sera guardo un film anche se la app sembra impazzita e devo cercarne uno nuovo perché i miei preferiti sono volatilizzati, e il primo gennaio volge alla conclusione, non prima di aver preso un gaviscon per cercare di calmare l’acidità e quindi il reflusso notturno che mi hanno tormentato la sera prima!
Aletto faccio fatica a rilassarmi, i ricordi sono ancora che rimbalzano nella testa, così riprendo le avventure di Enrichetta e Dondo per addormentarmi.
Chissà cosa succederà!?
Ancora buon anno a te che leggi!

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*e questo è stato un regalo nel regalo! Primo perché me li ha fatti, e secondo perché se me li ha fatti per prima significa che il mio numero era salvato nel suo telefono!
[Aggiornamento del 09 gennaio 2019: Ho il fondato sospetto di sapere come è andata questa cosa, quale sia stata la causa scatenante di questi inaspettati auguri e l’ho identificata stamattina lavandomi i denti e mi è presa una tale ridarella che persino mia mamma è venuta a vedere cosa avessi! E poiché la mia “soluzione” prevede che a monte vi sia stata una foto, beh… Io oggi sprizzerò gioia e cuoricini da ogni poro!! Eiloj e Cervello Iperattivo a quanto pare sono rientrati per una visita dall’anno sabbatico! ??