Cose di me · Eventi · Pensieri e Riflessioni

I regali del primo gennaio 2019

La serata del 31 è passata più o meno con le stesse caratteristiche di sempre, a casa, con i miei. A chi pensa sia triste dico che anche se potessi non mi muoverei comunque da casa perché l’idea di dovermi mettere in strada all’una o le due di notte non mi esalta. Troppo pericoloso sia per via di chi guiderebbe la mia auto, sia per gli altri autisti per strada.
Quest’anno abbiamo atteso mezzanotte giocando ed è stato divertente.
A mezzanotte il brindisi, gli auguri e il consueto invio di un personale augurio di buon anno a tutte le persone che occupano un posto nel mio cuore.
Quasi tutte, per altre ho preferito attendere la mattina seguente, il primo gennaio.
Comunque sia, ero sotto le coperte a mezzanotte e mezza!

La notte è stata un continuo risveglio e al mattino ero più rincoglionita che mai!

Si inizia il 2019, che mi porta ovviamente le risposte agli auguri dalle quali capisco che non per tutti è stato chiaro che la filastrocca fosse frutto della spremute delle mie meningi, ma come fare? Dire dopo ore “Ehi, guarda che l’ho scritta io!” non mi sembra molto carino, anzi, mi sembra più una richiesta, neanche troppo velata di complimenti, quindi…
Al mattino però una persona mi fa capire che ha capito e ne sono felice, e spero di aver fatto sorridere sia lei sia sua mamma che sono reduci di un recente importante lutto.

Ma è poco dopo mezzogiorno che mi arriva il primo dei regali bellissimi della giornata e ancora adesso sto giocherellando con il pensiero!
Mia mamma, parlando via skype con mia sorella dice che il nonno sarebbe orgoglioso di vederci, lei che ha preso la mano artistica della pittura e io che calco le sue orme con le poesie.
Quasi quasi piangevo! Il nonno ci ha lasciato che ero in quarta elementare e anche se molto piccola, gli ero legata e affezionata, e sapere questa cosa mi ha scaldato il cuore fin quasi a fargli prendere fuoco!
Ho poi chiesto a mia mamma quando le fosse venuta in mente questa cosa e lei mi ha detto “da sempre, da quando hai fatto la poesia sulla mamma a scuola, quella appesa lì!” “e perché non lo hai mai detto?” “credevo lo sapessi!”
Quindi amici, evitate i “credevo” e le cose ditele!

La giornata comunque prosegue sottotono, noia assoluta perché non ho né la voglia né la forza di metter mano alla bozza dell’articolo. Insomma è o non è un giorno di festa? Sono pure rincoglionita causa poco riposo!

A sera, poco prima di cena faccio l’ultima cosa importante della giornata, divenuta tradizione e che mi causa sempre e comunque uno scombussolamento mentale e una agitazione che assomiglia a quello di un esame dell’università: faccio gli auguri ad una persona speciale!
Quest’anno era arrivata lei per prima facendomi gli auguri di Natale*, quindi tutta l’ansia degli anni passati era decisamente ridimensionata, ma restava comunque, visto il tenore della filastrocca augurale! Ahaha!
La risposta arriva come attesa e assieme a quella una vampata di caldo che credo mi siano arrossiti pure gli alluci! Cuore, stomaco, intestino di sicuro! [hai voglia di prender gaviscon, poi… ?]

Alla sera guardo un film anche se la app sembra impazzita e devo cercarne uno nuovo perché i miei preferiti sono volatilizzati, e il primo gennaio volge alla conclusione, non prima di aver preso un gaviscon per cercare di calmare l’acidità e quindi il reflusso notturno che mi hanno tormentato la sera prima!
Aletto faccio fatica a rilassarmi, i ricordi sono ancora che rimbalzano nella testa, così riprendo le avventure di Enrichetta e Dondo per addormentarmi.
Chissà cosa succederà!?
Ancora buon anno a te che leggi!

~~~~~~~
*e questo è stato un regalo nel regalo! Primo perché me li ha fatti, e secondo perché se me li ha fatti per prima significa che il mio numero era salvato nel suo telefono!
[Aggiornamento del 09 gennaio 2019: Ho il fondato sospetto di sapere come è andata questa cosa, quale sia stata la causa scatenante di questi inaspettati auguri e l’ho identificata stamattina lavandomi i denti e mi è presa una tale ridarella che persino mia mamma è venuta a vedere cosa avessi! E poiché la mia “soluzione” prevede che a monte vi sia stata una foto, beh… Io oggi sprizzerò gioia e cuoricini da ogni poro!! Eiloj e Cervello Iperattivo a quanto pare sono rientrati per una visita dall’anno sabbatico! ??

Eventi · Pensieri e Riflessioni

La mia anima è morbida ma non è cicciona

Varie settimane fa mi era capitato di incrociare una persona alla quale bene o male ero legata. Non era vero e proprio affetto perché non conosco nulla di lui a parte il nome e qualche altro dettaglio dato dall’esperienza, ma in quei momenti non era davvero al massimo della sua forma, anzi, stava combattendo una delle battaglie più dure che i secoli moderni riservano alle persone. Stava davvero male.
Questo incontro, e i pensieri che ne sono scaturiti, proprio perché mi è rimasto addosso per vari giorni, mi ha fatto fare uno strano parallelismo: mi ha fatto pensare alla mia anima, o meglio, quella parte di tutti noi che custodisce e genera i sentimenti, come un pupazzo con le mie sembianze, ma fatto di un materiale molto simile al Memory foam, quel materiale che se appoggi la mano, sprofondi e la tua impronta rimane visibile per qualche istante anche dopo che l’hai sollevata.

Questo fatto di avere i pensieri che mi lasciano l’impronta per giorni, specie quelli che mi colpiscono con una certa forza, alle volte è un peso davvero pesante (scusate la ridondanza ma dovrebbe rendere l’idea) perché il fatto che mi ha colpito in quel momento, mi si ripresenta alla mente più e più volte nei giorni a seguire ed è accompagnato da tristezza, malinconia, preoccupazione, pensieri e riflessioni non sempre allegre, ecco…

Qualche settimana fa mia mamma ha incontrato la mamma di una persona che non posso definire cento amica, ma con la quale ho condiviso molti momenti negli anni di medie e liceo, la quale le ha raccontato di perso il marito da poco, dopo un intervento non urgente al cuore fatto proprio nell’ospedale che ha avuto quel grave problema con la macchina per la circolazione extracorporea, e la signora sperava con tutto il cuore che il marito non facesse parte dei possibili contagiati perché sarebbe stata troppo dura da sopportare.

Inutile che vi dica che anche in questo caso ci ho pensato per giorni! La devastazione che ti travolge in un caso come questo deve essere qualcosa di insostenibile e nemmeno elaborabile senza il supporto di uno specialista.

Un fatto di cronaca che potrebbe passare come tanti altri ma che mi si è appiccicato addosso generando pensieri e riflessioni alcuni dei quali non è il caso che riporti qui non tanto per il loro contenuto, ma proprio perché avrebbero bisogno di un discorso molto più ampio e  pieno di premesse e spiegazioni.

Oggi la mia anima ha una nuova impronta e stavolta è profonda e ci metterà un po’ a ristabilirsi perché a mio zio volevo bene! Non era un gran chiacchierone, era una persona schiva ma cocciuta, testarda ma dal cuore grande. Tra di noi c’era un sincero e tenero affetto, voglio ricordarlo come era nella foto più bella che avessi mai fatto e che gli ho poi regalato in formato poster, con la faccia rubizza davanti al suo “speo”!

Ciao Zio!

 

Eventi

Mostri

Sta ritornando, sento i suoi tentacoli freddi e appiccicosi che si insinuano nello spazio tra testa e cuore…

No, purtroppo non è l’inizio di una nuova storia, questa è storia vera e purtroppo già vissuta.
[però potete andare a leggere il secondo e ultimo  capitolo della mia storia di Enrichetta e Dondo]

Io questo mostro l’ho già conosciuto e non sapevo mi avesse catturato fino a quando me lo hanno strappato di dosso. Avevo giurato a me stessa che lo avrei riconosciuto e avrei lottato per non farmi nuovamente catturare ma ora lo sento tornare, anzi è già tornato e sento la sua presenza e ho paura perché sento di non avere l’energia per combatterlo!

Spero dipenda soltanto da questi giorni di forte stress psicologico che, magari sospinto da qualche relativa tempesta ormonale, mi pongono in questa prospettiva di tristezza e sconforto e visione pessimistica.

In casa c’è stato un po’ di trambusto anche se era previsto e preventivato, è stato comunque un momento difficile di organizzazione e di cose fatte ma non riuscite, di solitudini e preoccupazioni…

Ma non è solo questo è che sento che sto per entrare nuovamente in un tunnel dove le giornate sono completamente svuotate, sempre uguali senza nulla che tenga la mente impegnata…

Alla fine il corso di inglese l’ho fatto. Non ho potuto concluderlo perché in questi giorni era già tanto riuscissi a mangiare o andare al bagno ma dovrei essere riuscita a completarne il 70%. Qualcosa di buono alla fine l’ha portato: mi sono ritrovata a parlare e ad ascoltare in inglese e sono entrambe cose che non avevo mai fatto e che mi hanno piacevolmente stupito per come sono riuscita a farle senza troppo sforzo. Con l’ascolto sono molto scarsa ma probabilmente dipende in parte dall’allenamento e in parte dalle protesi che non funzionano come dovrebbero! Ma questa non è certo una novità e se ci penso mi sale una rabbia da frustrazione che vorrei solo andare da quell’incompetente a sfasciargli l’ufficio!
Probabilmente con l’italiano compenso con l’intuizione più di quanto credessi e con l’inglese non mi riesce perché fondamentalmente capisco 3 parole su 5!

L’articolo poi è piantato da mesi e vivo in un mare di ignoto e sto davvero perdendo ogni briciolo di interesse. Ho spedito cose al prof ma non mi ha risposto. Quindi mi sono arrangiata scaricandomi un programma per conto mio (e mi sono dovuta studiare i tutorial) e gli ho fatto sapere le mie valutazioni sulle analisi e su altre che avevo “scoperto” ma ancora silenzio. Ad un dato punto mi ha scritto M e in un paio di settimane abbiamo nuovamente cambiato numero e tipologia degli indici da usare e domani mi vuole vedere ma ho il sospetto che sarà come le precedenti due volte: io che faccio il punto della situazione e nessuno in grado di aiutarmi ad interpretare i risultati.
Prima o poi ce la farò ma un “che palle” mi è concesso?

Ieri mi sono perfino messa a scrivere un curriculum ma so benissimo che non ho la più pallida idea di cosa farmene! Per fortuna lo avevo fatto a pochi giorni dalla proclamazione quando ero gasatissima e ottimista e quindi mi sono costretta a riportare esattamente le auto-valutazioni che mi ero data allora altrimenti sarebbe stato un vero disastro!