Cose di me · Eventi

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Le persone disperate fanno cose disperate.

Direi che si può considerare come un dato di fatto e purtroppo per carattere ci arrivo spesso a certi livelli di carica d’ansia.

Stamattina ho fatto quel che dovevo fare.
Alla fine, come sempre, a ridosso dell’evento la carica d’angoscia si è esaurita e subentra uno strano stato di calma, che non definirei però rassegnazione…

Mentre aspettavo ho notato il numero dell’ambulatorio e ho pensato che era proprio un bel numero! Lo stesso numero che c’era anche l’altra volta, solo che ora era il numero della stanza, l’altra volta era il giorno del mese!
Era l’ambulatorio 11! …Era l’11 gennaio!
E un po’ mi sono aggrappata a questa cosa! Anche se ci vorrà quasi un mese di attesa quindi in pratica il peggio deve ancora venire!

Il medico era mooolto giovane e fresco di studi e mi ha stupito con domande e affermazioni dalle quali si capiva che qualcosa aveva già sentito e devo dire che mi ha fatto molto piacere.
Mi ha fatto piacere anche se ad un certo punto sembrava in imbarazzo nel dire che era una cosa curiosa che aveva studiato e che certe malattie le usano come esempi…

Ovviamente, come di consueto non sono riuscita a comportarmi in modo serio e compassato, e sono stata un po’ sopra le righe ma ad un certo punto chi-se-ne-frega! Se mi serve per scaricare l’ansia e distrarmi ci sta anche una Sara logorroica, “Sono abbastanza spaventata, ma immagino che non sono la prima a dirvelo, vero?” [“infatti, ne la prima ne l’ultima e non solo di oggi”] il “mi raccomando un punto croce fatto bene”.

Ah, alla lista del famoso twit sulle mie esperienze pornografiche (somme e catene ) possiamo aggiungere che pure lui m’ha visto mezza nuda e gli è toccato pure il jolly della chiappa!

Mentre scrivo mi rendo conto che c’è anche un secondo numero ricorrente (si, lo so a cercare numeri si finisce per trovare tutte le corrispondenze che si vuole), il 15! Ieri era il 15 e volendo essere precisi il fattaccio precedente è iniziato nel 2015!
Mi sa che me li vado a giocare!

Eventi · Filosofia di vita · Pensieri e Riflessioni

Un po’ come scampare ad un tamponamento in autostrada

Correre in autostrada e vedere nello specchietto un grosso incidente e una volta a casa scoprire che ha fatto decine di vittime.
Non è una cosa che capita spesso, anzi, direi che alla maggior parte delle persone non capita mai nella vita, ma quando succede credo che le emozioni siano davvero molto forti e ci si senta abbastanza miracolati.

Non ho assistito a nessun incidente, ma ho appena scoperto di aver rischiato se non la pelle, almeno qualcosa di molto, molto serio!

Ora per fortuna posso rifugiarmi in questo pensiero, quando farà capolino l’altro pensiero, quello che resterà il mio pensiero fisso e ingombrante come un elefante nel petto, a partire da lunedì.
Nel frattempo Cervello Iperattivo non si lascia sfuggire nulla e si sta seriamente chiedendo “quante cose di seguito possono andare bene prima che arrivi la mazzata?”
Dall’esperienza che posso avere io, al momento attuale, direi che non è una costante avere un basso subito dopo un alto, e cerco di calmarmi perché ad ogni modo è inutile fasciarsi la testa prima di rompersela!

Ma sto divagando, torniamo in strada…
Qualche settimana fa ho fatto un ciclo di antibiotici e oggi scopro che verrà ritirato dal commercio perché ha dimostrato di avere effetti collaterali gravissimi anche permanenti a carico del sistema nervoso e muscolo-scheletrico e che sono accentuati in chi fa anche uso di certi altri farmaci.

Il mio sistema muscolo scheletrico è la cosa più difettosa che esista in natura e si rompe anche solo stando seduta!

Io sono costantemente sotto quegli altri farmaci!

Però ho potuto vedere l’incidente dallo specchietto mentre continuavo la mia strada, dovrei esserne felice! E lo sono!

Oggi non è ancora sabato, come non lo era ieri, anche se la mia testa ne è convinta! Ci sono ancora diverse ore prima di lunedì!