Eventi

Cortocircuiti sentimentali

Alle volte capitano delle cose, si chiamano imprevisti, e proprio in quanto imprevisti sono, appunto, non previsti. Delle sorprese, insomma! Che siano piacevoli o meno, restano pur sempre cose che non ci si aspetta.

Succede però, alle volte, di avere un non so che, una sensazione che sa quasi di attesa che una certa cosa debba accadere entro poco.

Ovviamente non accadrà, perché le cose previste non sono imprevisti, e quello che si attende ha le sembianze di un imprevisto, eppure non riesco proprio a smettere di attendere quella cosa, anche se so che non accadrà!

Oggi mi è successo, e forse a ben guardare era un desiderio. Un desiderio che ogni tanto mi capita di avere e che spero prima o poi possa accadere. Magari quando meno me lo aspetto e in un posto che non immagino. Ma se continuo a desiderarlo mi sa che ho ben poche speranze che possa realizzarsi!

Come si fa a smettere di avere la sensazione che debba accadere l’imprevisto, così che l’imprevisto possa accadere?

scoperte culinarie

Nuove scoperte tra lingua e pancia

Inauguro oggi una nuova sezione nella quale racconterò le mie personali nuove scoperte alimentari.
Ultimamente infatti ne sto facendo diverse e anche molto interessanti, ma non ho nessuna voglia di aprirmi un instagram di cui non saprei nemmeno bene cosa farmene.
Quindi le scriverò qui e le raggrupperò sotto la stessa sezione così sarà più facile rintracciare tutti gli articoli, non solo per me, se dovessi cercare ciò di cui ho già parlato.

Per questa volta ne metterò più di qualcuno ma probabilmente poi non saranno mai più di 1 o 2 per post!

Aceto DolceAgro Ponti (d’uva)
Potrei definirlo la scoperta dell’estate se non fosse che tecnicamente l’avevo già apprezzato vari anni fa, ma poi, a causa un grande peggioramento della salute, non ho più potuto mangiare verdura cruda, quindi non l’avevo più preso.
Ora sono riuscita a trovare un sistema per mangiare anche alcune verdure crude, quindi è tornato sulla mia tavola con grande piacere!
Si sposa a meraviglia con il cappuccio ma anche altre verdure ci guadagnano di gusto! Pomodori, cetrioli, insalata mista… Vorrei poterlo provare anche sulla iceberg con il mais, che sarebbe la mia insalata estiva preferita, ma purtroppo per questa non sono ancora riuscita a trovare una soluzione per riuscire a mangiarla.
Uso quello di aceto d’uva anche se in casa usiamo da sempre l’aceto di mele per le insalate! Anzi, dirò di più, abbiamo provato anche il DolceAgro di mele ma non raggiunge nemmeno la sufficienza!
Sempre perché non posso mangiare come prima, non posso provarlo di persona ma secondo me non dovrebbe starci male nemmeno nell’insalata di piovra e sui gamberi alla piastra.

Quinoa
Non ho ancora ben capito se sia considerato un cereale o semplicemente un seme, ad ogni modo si merita una menzione.
Si tratta di un semino che va cotto lessandolo in acqua. Unico vero problema è trovare un colino a maglie sottili a sufficienza da non far uscire troppo prodotto, ma lessandolo come facciamo noi in poca acqua, il problema quasi non si pone!
Noi lo facciamo prima cuocere in acqua ma non con la quantità che si userebbe per la pasta o il riso, ne mettiamo meno e se poi se la consuma tutta, aggiungiamo, finché non risulta aperta… è strana perché sembra un piatto di vermetti tutti arricciati ma, tranquilli, sono solo le radici che il semino aveva al suo interno!
Noi la abbiamo sempre condita con gli “avanzi” di verdure, e nello specifico: piselli, peperoni con olive, funghi trifolati, melanzane grigliate, zucchine… e chi più ne ha più ne metta! Ovviamente non tutto contemporaneamente! 😉
Ne viene fuori una sorta di insalata “di quinoa” invece che “di riso”. Come quantità vi consiglio di non superare i 60g a secco a testa se non volete sfamare tutto il vicinato!

I Legumotti Barilla
Tanto per rimanere in tema di sostituti o alternative alla pasta, una buonissima scoperta, è davvero il caso di dirlo, sono appunto i Legumotti Barilla. Si tratta di finti “chicchi siml riso” fatti di farina di legumi e sono un’altra delle cose che, fosse per me, mangerei 2 volte a settimana!
In questo caso la cottura è più semplice e anche il condimento, e sono molto più versatili. Hanno però un difetto: sono praticamente introvabili!
Io li ho provati con un mix del tutto simile a quello usato per la quinoa, ma anche con pomodorini freschi tagliati al momento e melanzane grigliate.
Se volete un suggerimento vi direi di evitare condimenti diversi dai vegetali, anche se forse, la scamorza non dovrebbe starci male…

Fatti con questa novità dell’anno, cioè le farine di legumi, ho avuto il piacere di assaggiare (perché poi mi sono messa a dieta e il dottore mi ha levato entrambe queste tipologie di alimento) dei biscotti e dei crackers. Entrambi della Galbusera (se non sbaglio) e… beh, è stato amore al primo assaggio e un enorme sacrificio dover interrompere il loro consumo!
I biscotti, nel mio the preferito, erano qualcosa che risollevava l’anima anche nelle mattine più difficili!

Eventi

Da segnare sul calendario! 3 di 3

Il 17 era ieri e, se non sono stata ingannata anche dal calendario, era sabato, quindi: perché oggi sembra un venerdì 17?
G. ne sai qualcosa?

In casa siamo in 3 e oggi ciascuno di noi ha subito un attacco da parte della sfortuna o, se vogliamo essere meno filodrammatici, ha combinato qualcosa di sbagliato.

Esattamente come se fosse un venerdì 17 qualsiasi!

Ha iniziato mia mamma stamattina quando, per un errore che non le capita mai (e su questo posso davvero testimoniare) ha colorato di rosetta una lavatrice di bianchi nella quale c’era una camicia, bianca, nuova, di mio padre. La causa? Un mio “reggiseno” fuxia. Non nuovissimo come acquisto ma che ho usato di rado quando ero cicciona e che ho rispolverato ora che sono meno cicciona…

Poi la sorte si è abbattuta su mio padre, a cui era stato dato compito di fare l’arrosto, cosa che tecnicamente è pienamente in grado di fare, se tra un video di YT e uno schema di parole crociate della settimana enigmistica, non si fosse scordato di andare a rigirarlo.
Risultato: si è bruciacchiato l’arrosto e tutta la parte sotto dovrà essere tolta…

Infine…
Chi sono io per essere lasciata in pace dalla sfortuna??

Il fatto è che non ho la più pallida idea di come e perché il mo PC abbia deciso di propormi sta cosa, quindi non so nemmeno come risolvere…
I fatti si sono svolti così: accendo il PC oggi pomeriggio e mi propone di accedere ad una cosa chiamata Microsoft Teams.
Non essendo io sprovveduta, prima di immettere mail e password cerco di capire cosa sia e poiché si tratta di una piattaforma di “lavoro” per gruppi d’utenti mi faccio l’dea che magari, forse, chissà potrebbero essere i redivivi dell’università che hanno ritrovato il neurone disperso e si sono resi conto che sto aspettando che si facciano vivi, quindi proseguo con i dati richiesti…

Quale è la risposta più facile quando nell’equazione c’è Sara+tecnologia? esatto!
NON VA!

Non va con l’account microsoft mio e nemmeno con quello dell’università!
In uno (al momento non ricordo quale dei due) non accetta la password, nell’altro mi dice “qualcuno ha già configurato Teams per la tua organizzazione”. Ma “qualcuno” CHI? Io no di certo!
Boh!
Ho cercato una mail di invito che apparentemente avrei dovuto ricevere ma non ne ho traccia da nessuna parte!
Risultato: domani dovrò prima fare un po’ di prove con i due account e i relativi messaggi e poi magari nei prossimi giorni, cercare aiuto presso l’assistenza Microsoft.
Oppure dimenticarmi dell’accaduto e, come si dice da me con un detto di cui ignoro la possibile origine “far finta de pomi”, ovvero far finta di non sapere/ricordare/aver visto!

Vista la temperatura e il milione di cose che dovrei fare a partire da domani, mi sa che quasi quasi opto per l’ultima ipotesi!