Filosofia di vita · Pensieri e Riflessioni

Il mio posticino nascosto

Questa mattina ho ricevuto un messaggio da un amico che mi avvisava che una conoscenza comune era ricoverata in ospedale.
Non ha specificato cosa sapesse di più di questo, ma io questa persona l’avevo incontrata, in ospedale (appunto) qualche tempo fa e non se la passava granché bene, quindi ho subito pensato cose brutte.

Quando dopo pranzo i pensieri hanno rallentato la loro corsa, ho ripensato a lui e mi sono ricordata che ne avevo scritto qui, così sono andata a cercare.

Era passato più tempo di quanto mi ricordassi e rileggere le mie parole mi ha fatto uno strano effetto.

Non saprei dire cosa, ma ho apprezzato questo mio posticino privato perché se fosse stato un diario vero probabilmente non le avrei ritrovate. Era quasi una carezza, un giaccone caldo quando si ha freddo…

Ora è sera e i pensieri sono di nuovo lenti e da qualche minuto mi sto chiedendo (di nuovo) come si può non temere la morte quando sai che sta per arrivare.

Non conosco le sue condizioni, e potrebbe essere tutt’altro perché magari ha superato il problema di salute che stava affrontando! In fin dei conti è passato un anno da quando l’ho incontrato!
Ma è un pensiero e i pensieri non si possono comandare.

Cerco di dirmi che, come sempre succede, non sai di avere la forza fintanto che non ti succede di dover superare i tuoi limiti… ma vi posso assicurare che sto facendo molta fatica. E nemmeno pensando a lui riesco a non pensare a questa cosa.

C’è però un fatto che mi conforta, ora per lui e nel futuro per me, e di cui sono venuta a conoscenza per due volte negli ultimi anni, e cioè che nel mio ospedale la terapia del dolore viene garantita ed è consuetudine per chi sta aspettando di passare da questo mondo.

Spero che il mio alert non mi porti brutte notizie.

Cose di me · Eventi · Pensieri e Riflessioni

Anniversario

Se ci penso non capisco come possa essere già l’11!
Qualche giorno fa era capodanno e l’altro giorno era il 4, ne sono certa!
Come può essere già l’11?

Ma soprattutto come può essere che mi sono resa conto dell’approssimarsi dell’anniversario solo il 9 notte nel momento che dalla veglia si passa al sonno?

Quel giorno fu un’incognita per tutti.
Quel giorno fu una prova per molti.
Quel giorno in poche ore sono successe talmente tante cose che a pensarci oggi sembra quasi incredibile …o forse no!?

Quel giorno accaddero un sacco di cose, alcune irripetibili, altre che spero non debbano accadere più, altre che ora so che posso affrontare se dovessero accadere di nuovo.

Quel giorno è stato per me come un segnalibro, uno di quei giorni che dividono il tempo in un prima e in un dopo.
Che quello che eri fino all’ora prima non lo sarai più l’ora dopo.

E io, quel segnalibro ce l’ho, vero, ed è sulla pancia! E detto tra noi è una delle cose più brutte che abbia visto! Questo però non toglie che ci sia affezionata!

Sono passati 4 anni, giusti e spaccati, da quell’11 gennaio del 2016 e se guardo indietro vedo molte cose, avvenimenti importanti, traguardi raggiunti, decisioni prese…

Vedo una me che è riemersa da un buco e che vuole a tutti i costi non doverci tornare e che spera con tutto il cuore di riuscire a trovare qualcuno che possa aiutarla ad allontanarsene per sempre.
Vedo una me che si è liberata di gran parte del dolore fisico che la accompagnava da anni e che ora, quando capita, lo accoglie come un vecchio amico di cui ha quasi nostalgia.

Mi vedo invecchiata, si proprio invecchiata.
Non ci sono rughe sul viso, e i capelli bianchi non fanno parte del pacchetto perché il primo mi è spuntato a 16 anni, quindi non fanno testo, ma intuisco di essere più lontana da chi è più giovane di me di quanto mi senta vicina a chi è più vecchio di me.
Sono cresciuta ma non sono sicura di essere anche maturata, di certo sono cambiata in questi anni, ma chi non cambia negli anni?

Ci sono cose che vorrei poter fare ma che non so se avrò il coraggio di farle; altre che so che devo fare e cose su cui voglio migliorare lavorandoci su, perché tutto sommato, forse, non lo sto sprecando questo regalo!

Eventi · Twitter

Succedono cose pazzesche

Mai avrei immaginato che potesse capitare una cosa come quella che mi è accaduta in tre giorni a questa parte!

Da diversi anni mi compro l’agenda di Mafalda perché ha una dimensione perfetta per la mia scrivania e soprattutto sabato e domenica in pagine separate. Ed è questa la cosa che mi interessa di più perché io non la uso più di tanto per gli appuntamenti, ma più come un diario. Ci scrivo quello che faccio, quello che succede quindi mi servono anche i sabati e le domeniche.

Quest’anno l’ho cercata in lungo e in largo ma nelle librerie non l’ho trovata, era presente solo in rete.

Sotto Natale non l’ho più cercata perché poteva capitare come regalo.

A Natale non è arrivata, mi restava solo internet, ma in rete era finita!

In realtà quasi sparita, c’era in uno store ma con spese di spedizione un po’ esagerate.

Di questa storia ne ho scritto diverse volte su Twitter perché mi sembra incredibile che i giorni singoli siano così impossibili da trovare, per non parlare delle dimensioni! e in effetti qualche suggerimento me lo hanno dato!

Poi all’improvviso così dal nulla, una che seguo (e mi segue anche lei, anzi ha iniziato lei per prima) mi chiede se ero io che cercavo l’agenda e una parola dopo l’altra in pratica era in una libreria, l’ha trovata e l’ha presa!

PER ME! Una totale sconosciuta!

Poi le ho dato il cel per poterci mettere d’accordo per la spedizione, mi chiama e…

È in gita a Padova e voleva passare per Venezia! Da non crederci, i segni del destino cosa possono essere!

Insomma, ci mettiamo d’accordo per lo scambio a mano ma poi cambiano i programmi all’ultimo secondo e alla fin fine è arrivata fino a casa mia e abbiamo chiacchierato davanti ad un caffè e alle penne stilo, nostra comune passione! <3

E quindi ho conosciuto dal vivo la mia seconda follower! E mi sa che anche sto giro mi è andata molto molto bene!