stilografiche

Mi son rotta le scatole!

Siccome non posso pensare di essere stata solo sfigata, oggi ho deciso di iscrivermi ad un forum sulle stilografiche per condividere questa mia esperienza… poco riuscita, e capire se è successo ad altri, se sbaglio o se dovrò aggiungere questa cosa all’elenco degli eventi incredibili e inspiegabili che costellano la mia esistenza!

scoperte culinarie

Papille felici

Che il mio senso del gusto sia molto sensibile è ormai cosa nota, ve ne ho già scritto nel post una lingua che non mi aspettavo
Dopo le ultime scoperte e riscoperte mi tocca tornare sulla questione per allungare la lista delle cose che mi piacciono un sacco e per le quali potrei quasi dire che provo un orgasmo quando le mangio.

Ogni volta che per un motivo o per l’altro, qualcuno chiede quale sia il cibo preferito, per me diventa una mezza tragedia , perché trovare quello davvero da podio è davvero un’impresa non da poco!

Non so perché, forse perché pensavo che sarebbe stato solo un gran pastone acquoso, ma non mi era ancora venuto in mente di provare a frullare il mais dolce dentro le insalate che mangio (frullate).
È un alimento che un tempo adoravo alla follia, in estate e non solo, messo assieme all’insalata iceberg avrebbe accompagnato tutti i miei pasti senza problemi! Mi piaceva anche nell’altra insalata, ma meno e comunque non in tutte, e anche nei pomodori!
Spesso, se il vasetto arrivava in tavola lo mangiavo piluccandolo direttamente dal vaso, non smettevo più!
L’altro giorno l’ho ripreso e sono davvero stra felice di averlo fatto perché si spappola bene e non fa troppo liquido, come pensavo, ma soprattutto è fantastico sia nel cappuccio, sia nel mix di insalata che uso normalmente. Nel pomodoro purtroppo non potrò provarlo perché il pomodoro è, al momento, l’unica verdura che riesco a mangiare ancora come prima, senza passarla al mixer! Ma il mais lo devo schiacciare…

Poi c’è un’altra cosa che in questi giorni ha reso felici le mie papille gustative ed è una bevanda… di aloe vera.
È una vecchia conoscenza, credo di averla assaggiata la prima volta un paio di estati fa! Non è il succo che si trova di solito, quella che dico io è in bottiglietta da mezzo litro e dentro ha anche piccoli pezzi di pianta che sembra quasi roba andata a male ma è in assoluto una delle cose più dissetanti e appaganti che abbia assaggiato!

Last but not least, un biscotto. Il suo nome è pain croute ed è in assoluto, da quando l’ho scoperto durante lockdown, il mio biscotto preferito. Integrale al massimo ma senza quella sensazione di segatura che danno molti altri biscotti integrali, dolce ma non troppo. Provato con molti tipi di the e devo dire che non mi ha mai deluso!

stilografiche

Ricapitolando: le stilografiche che ho (tante)

Ridendo e scherzando è ormai più di un anno che le stilografiche sono tornate nelle mie giornate e purtroppo non sono stata fortunata come mi sarei aspettata dal momento che probabilmente è lo strumento più antico che di possa trovare in giro al giorno d’oggi, secondo probabilmente solo alla ruota. Nemmeno la forchetta vanta tanti anni di vita!

Sicuramente parte della colpa è causata dal mio mantra sempre presente “non sai nemmeno se la userai, vedi di non spendere troppo” ma non può essere sempre e solo colpa di questo!!

Ma vediamo di fare una breve carrellata dei miei possessi così me lo tengo anche come promemoria.

Lamy pastello verde, è la più vecchia, usata solo con cartucce Lamy rosa. In un non precisato momento della sua esistenza ha iniziato a non scrivere più bene, come se non avesse inchiostro o se l’inchiostro non arrivasse al pennino. Dopo varie indagini e osservazioni ho scoperto che nelle cartucce (tutte!) si forma un ammasso di roba. Qualche giorno fa, stufa marcia, sono riuscita ad estrarlo e a metterlo in una fialetta. sembra qualcosa di gelatinoso, non un grumo di colore, è quasi trasparente e dopo averlo tolto dalla cartuccia, se ne è formato un altro nel giro di pochi giorni all’interno della cartuccia. Voto buono per il pennino, molto pessimo per le cartucce (2 pacchetti su 2). Per questa avevo preso il pennino calligrafico, usato spesso. Dovrei provare a installare le cartucce in un’altra penna ma se è come credo un’alga rischio che mi contamini anche la penna! Probabilmente proverò un diverso colore di cartuccia su questa!

Lamy blu. Usata solo con cartucce originali ma con inchiostro di varia origine (cartucce blu, inchiostro originale in calamaio, inchiostro Pelikan di cartuccia e Parker di cartuccia. In questo momento ha un blu Parker proveniente dalla cartuccia montata in un’altra penna. Mai un problema, scrittura sempre fluida, non salta tratti.

Lamy alluminio viola. L’ho usata solo con inchiostro marrone del calamaio caricato in cartuccia originale. All’inizio era fantastica con una scorrevolezza super, ma ad un certo punto il pennino sembra aver perso scorrevolezza e l’inchiostro sembra che si addensi non solo nella penna, anche nella cartuccia. Voto buono. Non troppo soddisfatta di questo strano effetto, di addensamento (dovrò provarlo su un’altra penna) ma il colore mi piace tantissimo ed è la penna che in assoluto uso di più.

Parker verde. Acquisto troppo recente per sapere se ha qualche difetto. Per ora, caricata con inchiostro Herbin verde prato, non ha mai perso un colpo! Scrive subito bene, non si addensa… tutto perfetto, se non fosse che questo verde è troppo chiaro per scriverci in agenda e quasi non si legge, mentre è perfetto su altri fogli.

Jinhao panna, usata con il suo converter caricato con inchiostro Lamy benitoite. La penna è davvero molto pesante, il tratto molto grosso, quindi mi piace a metà. Cercavo una penna più pesante ma non così pesante e speravo in un tratto più sottile, ma va bene. Dopo la prima caricata, vedendo che il colore del tratto era molto scuro e non dava onore al colore azzurrognolo dell’inchiostro, ho provato con una diluizione con qualche goccia d’acqua (5) e qualcosa ho risolto ma ha il difetto che il colore bello e reale appare dopo aver scritto più di qualche riga, quindi è raro che in agenda riesca a vedere la sfumatura di colore che dovrebbe avere. Ne ho altre due ancora imballate in cassetto.

Penne calligrafiche, set, regalo ricevuto. Quella con la punta da 0,7 la sto usando con il suo converter caricato a inchiostro Pelikan rosso. Ancora troppo recente come utilizzo per poter dare pareri e opinioni ma l’inchiostro è spettacolare e la penna, leggera e con impugnatura comoda nonostante sia sagomata, non ha mai perso un attacco!
Penna calligrafica del set con pennino da 1,1 credevo di averla usata in intinzione con l’inchiostro rosa per scrivere alla Gio, ma quando la ho dotata di una delle sue cartucce color arancione brillante, ho scoperto che il pennino era inquinato (usato?) da uno strano nero/seppia che mi sta rendendo il tratto di uno schifosissimo color cacchetta e probabilmente ha inquinato anche la cartuccia perché la vedo un po’ più scura di appena messo. Però scrive benissimo e adoro lo spessore!

Vorrei poterci scrivere di più perché sento che mi manca l’allenamento ma non riesco a farmi venire in mente un’idea decente, quindi faccio esercizi con i caratteri singoli prendendo ispirazione da un quaderno di esercizi che mi è stato regalato e che sto apprezzando molto!